Bioarchitettura ed Ecosostenibilità

Bioarchitettura ed Ecosostenibilità

In edilizia per il buon progettista è sempre più indispensabile avere una conoscenza globale dei criteri, delle soluzioni tecnologiche, della domotica, dell’ecologia e della sostenibilità per risolvere correttamente i problemi legati all’edificazione, alla ristrutturazione, alla riqualificazione, all’utilizzo, al comfort ambientale e all’impatto energetico. In Europa si susseguono da anni esperienze particolarmente significative, dal punto di vista bioedile e della sostenibilità; l’ecologia diventa una vera e propria politica di governo e di gestione, con interventi di sviluppo a scala urbana e microurbana, sempre più rispettosi dell’ambiente. In Italia, anche per la sua collocazione geografica, orografica e climatica, le ancora poche esperienze innovative denotano mancanza di una cultura ecosostenibile nei processi generali d’intervento e riqualificazione del tessuto urbano e del territorio. Molto dipende dalle realtà oggettive legate alla nostra tradizione (esigenze, gusti, materiali e cultura), in mancanza di un’adeguata normativa di riferimento a livello nazionale, in grado di regolare la materia ma anche di fornire gli opportuni incentivi per la promozione e la realizzazione di interventi innovativi sostenibili, e di una più documentata informazione.
La consapevolezza di dover affrontare i pressanti problemi energetico-ambientali del pianeta, nella salvaguardia dell’ecosistema globale, deve portare ad una maggior sensibilizzazione nella scelta di interventi strutturalmente mirati alla valorizzazione dell’habitat e alla conservazione delle risorse senza dover rinunciare alle soluzioni tecnologiche innovative rivolte al risparmio energetico.In questo campo ancora molti prodotti ecologici presentano problemi di concreta applicabilità nella prassi edilizia consolidata, senza garanzie certe in termini di prestazioni, anche se più sicuri o concretamente sostenibili durante il lungo ciclo di vita degli organismi edilizi.Utilizzo di materiali tradizionali legati al contesto e soluzioni tecnologiche non eccessivamente dispendiose, verifica delle durabilità e manutenibilità dei prodotti e dei componenti, applicabilità in grado di coniugare compatibilità economica, risparmio delle risorse, basso impatto ambientale e vivibilità, devono essere filtrati dall’esperienza in modo da evitare le mode e il ripetersi degli errori passati. Sotto l’aspetto bioclimatico, la qualità progettuale non si deve basare esclusivamente sul comportamento termodinamico degli edifici o sulla salubrità dei componenti ma ai bisogni ed alle aspettative dei fruitori nei diversi siti e contesti. In molti casi significa riappropriarsi del criterio di ragionevolezza a misura d’uomo, in opposizione al prevalente criterio di sperimentazione a tutto campo o di sostenibilità avulsa dalla necessità di salvaguardare un territorio ricco di risorse naturali, nel rispetto dell’ambiente e delle tradizioni locali.
Dal punto di vista metodologico ed operativo, questo significa: – cercare di non consumare ulteriormente il territorio; – risparmiare le risorse contribuendo alla diminuzione dell’inquinamento; – valorizzare le risorse naturali, storiche ed artistiche e le diversità. In questa direzione programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile possono costituire formule di crescita infrastrutturale e socio economica di vasta area, con nuove soluzioni di accessibilità necessarie al potenziamento economico sociale del territorio. Parallelamente si devono introdurre criteri tendenti a premiare gli operatori privati che adottano canoni bioclimatici ed ecologici con soluzioni innovative mirate al risparmio energetico, al comfort ambientale, all’uso di materiali naturali, sia per l’organismo edilizio nel suo insieme che per le soluzioni tecnologiche utilizzate per i singoli edifici che lo compongono; orientando il mercato verso soluzioni innovative in contesti significativi, con diverso utilizzo concertato degli investimenti pubblici e privati (migliore assetto infrastrutturale, trasporti e viabilità, parcheggi, impianti sportivi, servizi ed attrezzature sociali, parchi urbani, collegamenti pedonali e ciclabili) nell’ottica del massimo rendimento economico per l’investitore e della migliore qualità della vita per chi ne fa uso.
Arch. Enrico Gastaldo Brac – IRCAT

Studio Gortan – Partita I.V.A. 00884510322