Sequestro dell’immobile anche per l’acquirente in buona fede

Sequestro dell’immobile anche per l’acquirente in buona fede

Il sequestro dell’immobile oggetto di lottizzazione abusiva viene eseguito anche a danno di terzi che lo abbiano acquistato in buona fede: l’assenza di colpa non può impedire l’applicazione della legge. Chi subisce il sequestro dell’immobile, ma risulta in buona fede, potrà unicamente richiedere il risarcimento dei danni in sede civile.
La Corte di Cassazione, con 3 sentenze depositate il 4 ottobre scorso, mette così in guardia chi voglia comprare case o terreni senza fare tutti i dovuti accertamenti del caso.
In Sicilia si è verificato il caso di un sequestro di immobili a favore di un Comune (confisca urbanistica), conclusosi con la condanna degli imputati per il reato di lottizzazione abusiva. Una terza persona, ossia l’acquirente, ne è stata direttamente implicata, anche se estranea alle vicende penali, dovendo subire la confisca del bene, pur non sapendo nulla delle irregolarità commesse dai venditori.

Il ricorso fatto dall’acquirente non ha avuto l’esito sperato.

La Cassazione ha giudicato legittima la confisca dell’immobile, eseguita anche a carico del terzo incolpevole.

E’ alquanto rilevante che si sia trattato di una confisca urbanistica (il sequestro è avvenuto a vantaggio del Comune) e non di una confisca penale. La prima, infatti, comporta l’imposizione di una sanzione amministrativa che prescinde dalla condanna; condizione sufficiente è l’accertamento del reato edilizio.

L’acquirente, anche se del tutto estraneo al reato di lottizzazione abusiva, ma risultante in possesso dell’immobile oggetto di sequestro, non può ottenere la restituzione dell’immobile.


Studio Gortan – Partita I.V.A. 00884510322