MUTUO A TASSO VARIABILE
E’ il tipo di mutuo maggiormente preso in considerazione per il suo costo inferiore di quello a tasso fisso.
Il tasso varia a seconda del costo del danaro, costo che viene determinato dalle banche, ovvero a quale prezzo le banche si prestano i soldi (denominato Euribor, tasso Bce, ecc.).
L’avvento della moneta unica (Euro) porta con se l’effetto di contenere il costo del danaro, cioè il sistema Euro dovrebbe garantire tassi minimi al 3% e massimi all’8%.
Certo è che, in determinate situazioni economiche, con una variazione dell’1% del tasso, la rata può salire generalmente di 48 Euro su un debito di 80.000 Euro. Ma è anche vero che si può ridurre di altrettanti Euro se il tasso si abbassa.
Premesso che il piano di ammortamento di un mutuo vede al suo inizio il rimborso preponderante degli interessi sul capitale (vedi il grafico esemplificativo), è proprio sugli interessi che va ad incidere la variazione del tasso, il mutuo a tasso variabile è quello che ti permette un rimborso veloce del debito, già a partire dal quinto anno di vita, se non ci sono stati aumenti di tasso, si è rimborsato abbastanza degli interessi, con la conseguenza che eventuali variazioni di tasso colpiranno meno la rata.
In linea teorica tra un tasso fisso all’8% e un tasso variabile al 5% che aumenta progressivamente fino ad arrivare al 10% verso la sua fine (il doppio), con il tasso variabile si sarà pagato di meno.
Il tasso di riferimento è l’Euribor di pari durata del pagamento della rata, oppure da gennaio 2009 si può anche sceglie il tasso BCE per la prima casa, viene rilevato dalla Banca Centrale Europea, e bisogna sommarlo con lo spread praticato dall’istituto finanziario per avere il tasso a regime.
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Vantaggi: è il più conveniente, nei primi anni di vita di un mutuo il tasso contenuto compenserà eventuali aumenti futuri e il capitale si ridurrà più in fretta, e in caso di estinzione anticipata si pagherà di meno liquidare il residuo.
Svantaggi: se il tasso sale, anche di molto, e rimane alto per un lungo periodo, soprattutto all’inizio del rimborso, bisogna aver previsto la possibilità economica di far fronte ad una rata più consistente.
In linea generale: approfittare del mutuo a tasso “variabile” quando il costo è molto più basso dell’offerta a tasso “fisso”.
Dedicato a chi non si preoccupa più di tanto, perché le notti insonni non fanno bene.